Quando due ospiti diventano due Amici… Questa è davvero la parte più bella e gratificante del nostro lavoro!!!
Qui di seguito, l’esperienza personale di Mariapia e Vittorio che presto torneranno a trovarci!
Grazie ragazzi, è stato un piacere ed un onore avervi qui con noi!
________
E’ iniziata così la nostra seconda avventura in Costa Rica.
Progettavo un viaggio invernale ma la Costa Rica non era tra le destinazioni, difficilmente torno a visitare due volte lo stesso posto, anche se bellissimo.
Poi il fato… mi imbatto in un’offerta aerea incredibile Milano – San Josè (smanettando su Iberia.com e cercando diverse combinazioni di date) e ripenso al sogno di mio marito di ritornare in Costarica (l’avrà detto almeno una volta al mese da novembre 2014, data del nostro primo viaggio).
Contatto “Italiani in Costarica” via Facebook, casualmente proprio nel passaggio di Romina e Paolo alla gestione del Jardin.
Alfredo passa la mia email a Romina, che mi contatta e mi dà subito una lista di info utili per organizzare il mio viaggio nonché la disponibilità del Jardin ad accoglierci.
Ok…invio un messaggio a mio marito “Partiamo di nuovo per la Costa Rica!”
La sua gioia era palpabile! “Si fa almeno una settimana nel Caribe”, mi replica, ed inizia il viaggio.
Prenoto i voli, prenoto il Jardin, organizzo il resto del viaggio passando per la foresta nebulosa di Dota, l’Arenal e l’oceano pacifico di Matapalo.
Si parte.
Arrivati in Costa Rica, ritiriamo la macchina all’agenzia Green Motion (ottima, consigliata da Romina e Paolo), la nostra affezionata Terios 4X4, fedele compagna delle avventure costaricensi.
Ci mettiamo in cammino verso il Caribe, siamo fortunati, ci giungiamo in meno di 5 ore da San José.
Ok prima settimana tutta Caraibi al Jardin!
Romina e Paolo, inizio con loro e da loro, non a caso: due “sconosciuti” nel Caribe fino a quel momento, già nello scambio di email, diventano una guida (molto meglio della mia fedele Lonely Planet), abbiamo chiesto loro di tutto e ci hanno dato consigli su tutto (dagli orari dei voli Iberia alla compagnia di noleggio dell’auto, alla scheda sim locale, alle successive tappe del viaggio etc etc…). Scrivo a Romina una settimana prima di partire per comunicarle che non vedevamo l’ora di lasciarci alle spalle lo stress quotidiano (neanche stessi scrivendo ad una vecchia amica) e lei mi risponde che avrei scordato lo stress appena arrivata nel Caribe, “La Costa Rica è magica!”.
Non poteva che nascere una meravigliosa amicizia.
Ed infatti, conoscere Romina e Paolo è stato per noi come andare a trovare due vecchi amici dall’altra parte del mondo. Stare al Jardin come essere ospiti a casa loro, sentendoci a casa nostra.
Il Jardin è Romina e Paolo! Ed è, a seguire, la vegetazione rigogliosa e dominante che lo circonda, i rumori assordanti e sovrastanti degli animali alle prime ore del mattino e delle onde del mare di Playa Negra di notte.
Si, avete capito bene, sono queste le “voci” che si ascoltano al Jardin nel Caribe!
Il Caribe è una Costa Rica diversa dal resto del paese: qui la cultura afro è dominante. La cogli nella sua popolazione e la respiri nel suo stile di vita. Da innamoramento a prima vista.
La spiaggia di Playa Negra è divisa dal Jardin esclusivamente da una ricca vegetazione: ci si arriva a piedi in pochi minuti, una distesa di sabbia nera selvaggia e incontaminata, dove non stupisce chiacchierare tra le onde con qualche pesce che ogni tanto ti salta davanti a ricordarti dove ti trovi, Vittorio e Paolo ne sanno qualcosa.
Una bella passeggiata ti conduce al pueblo, Puerto Viejo, dove non potete perdervi il caffè nero e il desayuno completo sul terrazzino sul mare di Dreadnut (gallo pinto e formaggio di Turrialba da urlo), il cacao di Bread & Chocolate, e l’atmosfera bohemien di Café Rico…
Playa Punta Uva (sia la prima che la seconda) è la spiaggia caraibica per eccellenza: nella prima sei all’ombra di mangrovie e palme, nuoti con i pellicani che ti svolazzano sulla testa o si tuffano in acqua a mangiare a pochi metri da te; nella seconda, Arrecife, ti senti proprio nel mar dei Caraibi, sabbia bianca finissima, acqua cristallina e camminando verso Playa Grande puoi incontrare piccoli angoli di paradiso.
A Punta Uva abbiamo conosciuto altri amici: Canzio e Barbara, cuore e braccia del Bamboocha (da non perdere per l’ottimo pesce fresco, il guacamole e se siete fortunati il salame al cioccolato di Barbara). Canzio, non so se leggerai il blog, adoro il tuo “ufficio”, sto lavorando per averne uno identico qui in Italia! Almeno finché non decido di prenderne uno accanto al tuo in Costarica! 😉 le belle chiacchierate serali con voi sono state l’unica cosa che ci ha tenuti svegli oltre le 20 nel Caribe, anche se… la prossima volta un’amatriciana ci sta tutta!
Abbiamo percorso la strada che dal Jardin conduce a Punta Uva ogni giorno ed ogni giorno abbiamo scovato un angolo che il giorno prima non avevamo notato.
Nella foresta che circonda la costa non vi sarà difficile scorgere scimmie, bradipi (a noi a dire il vero ci ha aiutati Canzio!)
Non posso raccontare di escursioni e tour organizzati (ce ne sono tanti e belli) perché non era ciò che volevamo da questa seconda esperienza in Costarica. Cercavamo il contatto con le persone, cercavamo la libertà di non sapere cosa avremmo fatto il giorno dopo, il “non programmare”, ed abbiamo trovato Romina e Paolo, Canzio e Barbara, abbiamo trovato la Costa Rica che ti fa venir voglia di non tornare più indietro. Un po’ più pigra, molto Carribean, ma davvero magica!
Ok, vi dico solo che la seconda volta è stata un regalo a mio marito… la terza sarà una scelta consapevole di entrambi …eh sì perché stiamo già progettando il terzo viaggio.
Ci rivediamo presto Caribe!