Ieri 1 Aprile il candidato ufficiale Carlos Alvarado Quesada ha vinto le elezioni presidenziali in Costa Rica, dopo una corsa elettorale che ha prodotto profonde divisioni nel paese intorno ai temi religiosi e in particolare al matrimonio tra omosessuali.
Il rappresentante del PAC ha vinto oltre il 60,74% dei voti, rispetto al 39,26% del suo avversario, il predicatore evangelico Fabricio Alvarado, di Restauracion Nacional . Il corpo elettorale ha registrato una partecipazione del 66,9%, al di sopra delle previsioni che prevedevano un alto livello di astensione.
“Il mio compito sarà quello di unire questa Repubblica per portarla avanti, voglio farla divenire una nazione unita che brilla tra le nazioni“, ha scritto il vincitore su Twitter dopo aver ascoltato i risultati.
I Costaricensi hanno eletto il loro presidente nel secondo turno scegliendo tra un leader religioso, difensore di una posizione ultra conservatrice e un ex ministro del governo sia pure con pochissima esperienza politica.
E’ stata la terza volta nella sua storia che la Costa Rica ha avuto bisogno di andare a un secondo turno per eleggere il presidente.
Alvarado, giornalista di formazione, ha lavorato come addetto stampa della panchina della PAC in Assemblea legislativa nel 2004. E ‘stato anche consulente di gestione per Procter & Gamble in America Latina a Panama, da dove è tornato a dirigere la campagna del presidente uscente, Luis Guillermo Solís.
La nostra impressione è che il dibattito politico, troppo centrato sui temi religiosi abbia eluso le fondamentali problematiche del paese: elevatissimo debito pubblico, enormità dell’apparato burocratico, difficoltà ad esigere le imposte, corruzione. Il paese rischia grosso ormai a breve termine se non affronta tutto ciò modo serio, il che sarà certamente molto doloroso e di difficilissima attuazione.
Sarà Alvarado in grado di imprimere questa svolta ormai ineludibile al paese ?