Costa Rica: emissioni di CO2 zero entro il 2021

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Con l’eliminazione di alcune imposte e l’attuazione di importanti politiche di riforestazione avviate ormai da molto tempo, Costa Rica sta accelerando nel suo obiettivo di promuovere la produzione sostenibile di energia per definirsi  “carbon neutral ” entro il 2021,  anno  in cui si celebrano due secoli di indipendenza.

Seguendo le orme di paesi come la Finlandia, la Norvegia e Nuova Zelanda, Costa Rica progetta cioè di compensare pienamente  l’anidride carbonica emessa introducendo anche adeguate tecnologie di mitigazione volte a ridurre la formazione di gas serra  e politiche di incentivazione per le persone e le aziende .

L’ espansione della sua area forestale e la continua introduzione di tecnologie pulite sarà necessaria ancora per molti anni anche se il paese vuole diventare  “carbon neutral “, ha detto Orlando Chinchilla, direttore della National University di ricerca forestale e dei servizi dell’Istituto, aggiungendo, tuttavia, che non sarà un compito facile.

A complemento di questi sforzi, e come parte dello stesso Piano Energetico attuato dall’amministrazione di Laura Chinchilla, l’Istituto di Elettricità (ICE) fornirà incentivi per le aziende e le case che installano pannelli solari e biomassa. Gli utenti di questa tecnologia saranno in grado di recuperare il loro investimento in circa 3-6 anni, attraverso il risparmio in bolletta .

Secondo i dati del governo, il 64 per cento di tutti gli utenti commerciali sono forniti da energia da combustibili fossili. Il trasporto settore rappresenta una gran parte di tale percentuale. L’uso di energia solare è ancora trascurabile, ma l’obiettivo è quello di aggiungere ulteriori fonti di energia alternative da espandere significativamente nel corso del prossimo decennio

Nei piani del governo c’è anche spazio per un altro fonte alternativa: bio-digestori. Si tratta di piccoli impianti che generano gas dalla fermentazione del letame, e, che, oltre ad eliminare rifiuti di origine animale e di generazione di energia,  producono bio-concime da utilizzare su colture.

Molte comunità rurali a basso reddito hanno beneficiato maggiormente dai programmi pilota che sono in corso da diversi  anni. Si stima che circa 1.400 bio-digestori sono stati installati in Costa Rica. Il loro basso costo e il fatto che sono facili da installare e mantenere li rendono una valida alternativa.

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