La comunitá italiana in Costa Rica, secondo i dati demografici ufficiali aggiornati al 2007, è costituita da 3.509 italiani.
A partire dall’ Ottocento nel paese si è avuta una piccola ma costante emigrazione italiana che ha portato attualmente alla presenza di circa 100.000 italo-costaricensi. Va precisato che, oltre agli italiani dotati di passaporto, solo una decina di migliaia di italo-costaricensi parlano un poco la lingua o dialetti italiani mentre tutti gli altri sono di lingua spagnola. La maggior parte degli italiani ed italo-costaricensi abitano a San Josè e dintorni, ed hanno in gran parte raggiunto un’ ottima posizione socio-economica all’interno del paese.
Nella storia della emigrazione italiana verso la Costa Rica si possono distinguere quattro periodi :
1) una emigrazione individuale, dal periodo coloniale fino al 1886
2) un piccolo flusso emigratorio di massa, nel 1887 e 1888 derivante da un accordo tra il governo della Costa Rica e quello italiano che agevolò un flusso migratorio di circa 1500 italiani, provenienti principalmente dalla provincia di Mantova per costruire una ferrovia tra la capitale ed il mare . Il primo sciopero in Costa Rica fu organizzato proprio da questi italiani per protestare contro le condizioni precarie di lavoro nella costruzione di questa importante infrastruttura. In quegli anni si fondarono le prime associazioni italiane ed una delle prime fu la Societá Filantropica Italiana, a tutela degli italiani indigenti.
3) una emigrazione ridotta e discontinua, tra il 1889 ed il 1950. L’immigrazione italiana, alla fine dell’ Ottocento partecipò attivamente alla costruzione di alcune opere pubbliche tra cui il bellissimo Teatro Nacional, realizzato dall’ ingegnere Cristoforo Molinari nel 1897 sul modello della Scala di Milano, e parte della ferrovia tra l’Atlantico ed il Pacifico. Nel primo decennio del Novecento nella Costa Rica si ebbe una consistente emigrazione dalla Calabria, principalmente dalla cittadina di Morano Calabro.
4) La colonizzazione italiana tra il 1951 ed il 1968. Dopo l’ultima guerra mondiale si ebbe una limitata ripresa dell’emigrazione italiana, in parte anche dalle ex-colonie italiane (come la Libia). La colonizzazione di San Vito de Java, nel distretto del Coto Brus, a partire dal 1952 diretta da Vito Giulio Cesare e Ugo Sansonetti ne fu la conseguenza più notoria ed importante. Inoltre tra il 1962 ed il 1966 fu presidente del Costa Rica Francisco Orlich Bolmarcich, figlio di una dalmata italiana di Cherso. Attualmente gli italo-costaricensi hanno raggiunto livelli di massima importanza in Costa Rica, dove l’attuale vice-presidente, Alfio Piva Messen, è un discendente di mantovani.
Informazioni aggiornate possono essere reperite nel sito web dei COMITES (Comitati degli Italiani all’ Estero) che sono organi rappresentativi della nostra collettività, eletti direttamente dagli italiani residenti all’estero.