La popolazione del Costa Rica presenta circa l’89% bianchi di origine europea, 6% meticci (tra spagnoli e indiani), 2% neri, 2% cinesi, 1% indios (amerindi). Nel 1821 erano presenti in Costa Rica 80.000 abitanti, da allora si è sviluppata una intensa e continua immigrazione europea che è venuta principalmente dalla Spagna. Specialmente dopo le politiche antisemite del regno spagnolo dal 1492, molti marranos ( ebrei convertiti ) si sono trasferiti nel paese, dando origine alla seconda comunità ebraica dell’America Latina, dopo quella argentina.
I Costarricensi sono un popolo ospitale, gentile, orgoglioso della propria libertà e amante della pace. Grazie ad uno spiccato interesse per i diritti umani, sociali e civili e un’attenzione particolare alla protezione dell’ambiente, il paese si è rivelato un modello unico nello sviluppo, argomento di cui la popolazione e’ assolutamente consapevole e di cui ama spesso parlare. Sanno di godere un’assoluta stabilità politica e ne sono orgogliosi, sanno di essere una delle democrazie più antiche del America Latina, di aver abolito l’esercito e aver dedicato grande impegno politico e sociale nell’istruzione e nella sanità’. Sono aperti e spontanei e amano chiacchierare del loro paese, anche con i turisti che si dimostrino un minimo informati e interessati.
L’immigrazione italiana, alla fine del XIX secolo, aiutò a costruire il Teatro Nacional e parte della ferrovia dell’Atlantico oltre a realizzare alcune interessanti iniziative di colonizzazione agricola di aree boscate tra cui, molto interessante, quella dell’altopiano di Coto-Brus e la fondazione di San Vito de Java . Il primo sciopero in Costa Rica fu organizzato da italiani. L’immigrazione europea è stata intensa, da Italia, Francia, Inghilterra, Germania, Istria, così come da Stati Uniti d’America e Cile, in America, ma cittadini di molti altri stati hanno contribuito allo sviluppo di questo paese.