Dalla Calabria un antico e poco conosciuto flusso migratorio verso la Costa Rica

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La Costa Rica non ha visto, a differenza di tante altre regioni dell’ America Latina, significativi flussi migratori Italiani ma è, tra i paesi del Centro America, quello che forse ha ricevuto i maggiori apporti.

Alcune recenti ricerche stanno infatti mettendo in evidenza storie singolari che mertitano di essere ricordate.  Tra queste un interessante flusso migratorio dalla regione Calabria, in particolare dal comune di Morano Calabro.

Questi studi (Bariatti, Capelli, Ingianna) mostrano infatti che un certo numero di moranesi, soprattutto artigiani e piccoli industriali ( calzolai, sarti, panettieri ), non meno di duecento famiglie,  lasciarono  l’Italia e si stabilirono in Costa Rica tra ultimi anni del XIX secolo e la prima guerra mondiale nel 1915. Le destinazioni principali furono San Josè e i paesi della Valle Central, ma anche Cartago e Puerto Limon .

Le loro attività fiorirono in Costa Rica e generarono posti di lavoro e benessere per molti decenni.

L’arrivo della catena dei “moranesi”, molti dei quali socialisti e comunisti, continuò infatti per tutto il periodo tra le due guerre e anche dopo la seconda guerra mondiale. Tra i calabresi ebbe una certa notorietà la figura di Adriano Arié che nel periodo tra le due guerre, grazie ai suoi sforzi storiografici si occupò, tra i primi, della colonia Italiana residente in Costa Rica.

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