Energia Pulita: l’esempio della Costa Rica sotto gli occhi del mondo intero!

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Sulle energie rinnovabili se ne dicono tante: tutti sono favorevoli, ma quasi tutti al loro assenso fanno seguire i loro “ma” ed i loro “però”. Una delle principali accuse mosse alle rinnovabili è quella di essere fonti energetiche troppo costose per uno Stato moderno. Questo è in parte vero, però c’è qualcuno nel mondo che ci dimostra l’esatto contrario, o almeno ci dimostra che un’altissima percentuale di energia rinnovabile sul totale è possibile e sostenibile: la Costa Rica. Il piccolo stato centro-americano produce il 99,2% di energia rinnovabile sul totale, una percentuale enorme ( che tuttavia in questi anni a causa della scarsità delle piogge si sta riducendo molto) che fa senza dubbio ben sperare i fautori di queste fonti energetiche.

Basti pensare che in Italia la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili si aggira sul 22,2%, con il 15,8% che deriva dal solo idroelettrico. Ma come fa la Costa Rica a permettersi tali “costi” in termini di produzione di energia? La risposta per i costaricani è stata abbastanza semplice, anche se coraggiosa: fin dal dopoguerra la Costa Rica ha eliminato l’esercito, quindi non ha spese militari da più di sessant’anni. I soldi risparmiati in questo modo sono stati investiti nelle fonti rinnovabili e nella riforestazione: negli ultimi anni il piccolo Paese di soli quattro milioni di abitanti è diventato primo al mondo per la percentuale di riforestazione. Senza dubbio le spese militari non possono essere soppresse nei grandi Paesi industrializzati quali quelli europei, o la Cina, o gli Stati Uniti, però certamente l’esempio della Costa Rica mostra che l’obiettivo dell’energia pulita è raggiungibile. D’altronde ad un investimento iniziale senza dubbio cospicuo corrispondono vantaggi non indifferenti nel lungo periodo. Un recente studio del WWF ha dato questi risultati: “Finanziando con un miliardo di euro infrastrutture sostenibili e programmi ambientali in agricoltura, si possono creare 29mila posti di lavoro. Con un investimento mirato della stessa cifra, i posti di lavoro diventerebbero circa 52.700 nel settore delle energie rinnovabili, o 25.900 nei settori del risparmio energetico (soprattutto in quello edilizio).”. Quindi, investendo tre miliardi di euro nei settori di infrastrutture, agricoltura sostenibile, energie rinnovabili e risparmio energetico si creerebbero nel medio-lungo periodo più di 100 000 posti di lavoro. Se pensiamo alla dimensione degli ultimi interventi fatti in materia finanziaria in Italia ed al fatto che non è stato destinato un euro in più a questi settori c’è da restare perplessi. La differenza di lungimiranza tra il nostro Paese ed altri sta proprio in questo, oltre che ovviamente nei mali endemici che attanagliano il sistema Italia. Pensate che la Germania ha investito nei settori sopra citati ben 54 miliardi di euro fino al 2020, con la prospettiva di creare oltre un milione di posti di lavoro per quell’anno e con la certezza di averne già creati almeno 300 000. I Paesi europei saranno costretti ad innovarsi se non vogliono rimanere vittima dell’arretratezza dei loro sistemi produttivi: l’Italia questo lo avrà capito?

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4 commenti

  1. Ciao Leo, credo proprio di si e dovresto ovviamente venire qui per fare una verifica presso le aziende. Se metti su una ditta può essere piu semplice perchè l’ssunzione degli stranieri qui è sempre un problema. Cari saluti. Alfredo

  2. Leo David on

    Vorrei sapere se al Costa Rica servono Tecnici Elettronici o quando arriverò dovrò arrangiarmi e mettere io stesso su una ditta per andare avanti ?
    Ti ringrazio anticipatamente per la risposta Leo

  3. In Costa Rica sul fronte del risparmio energetico sono all’avanguardia da sempre . Oltre il 90 % dell’energia prodotta viene da fonti rinnovabili, Credo proprio sia il paese adatto a te .
    Prova !

  4. Beniaminopozza on

    E’ interessante osservare un Paese del Sud America impegnarsi su un fronte ecologico, ma anche tecnologico. Sono un appassionato di queste tecnologie, dal solare termico al recupero delle rinnovabili come scarti di legnami, frutta, etc… ho progettato macchine per la lavorazione e fatto un brevetto (ora è modello di utilità) per il recupero dell’ energia solare per la produzione di H2O calda dalle coperture (tetti) dei centri storici delle città italiane. Si sa che per una questione di ambiente e impatto visivo non sono permessi pannelli solari termici e fotovoltaici…potrebbe esserci una possibilità in Costa Rica per sviluppare queste tecnologie in collaborazione con aziende del posto?