I primi cento giorni del governo Solis in Costa Rica.

0

L’8 Maggio 2014 s’insediava alla Presidenza della Repubblica de Costa Rica Luis Guillermo Solis Rivera.

Cento giorni sono pochi, per giudicare un presidente appena eletto, ma sono importanti per capire che tipo di politica si prefigura nel risolvere problemi e attuare riforme che stanno aspettando da troppo tempo. Certo qui nessuno, Presidente compreso, ha la bacchetta magica per poter dire “questa è la soluzione migliore” o “penso a tutto io”, le problematiche sono cosi ampie e complesse che richiedono il massimo sforzo di tutti gli attori, Governo, Assemblea Legislativa, Imprenditori, Sindacati, Banco Central e gente comune. Senza contare le implicazioni derivanti da un contesto internazionale sempre più imprevedibile.

Aggiungiamoci pure la pesante eredità ricevuta dal governo anteriore di doña Laura Chinchilla, inefficiente e tormentato dagli scandali, per far si che il compito di Solis appaia sicuramente in salita e con poco margine politico. Sia l’opinione pubblica che la gente chiede che in poco tempo si faccia piazza pulita di sprechi e scandali, che le strutture funzionino perfettamente, che si paghino tasse giuste per tutti, che si riduca il deficit fiscale, che il Paese cresca, che diminuisca la povertà e che ci siano pace e progresso.

Ma chi non lo desidera ?

Solis 2Tutto corretto e cosi dovrebbe essere il funzionamento di uno Stato, ma sappiamo benissimo (e noi italiani siamo maestri purtroppo) quanto in un sistema democratico e parlamentare il clientelismo e le lobbies di potere possano influenzare o ostacolare le scelte importanti per lo sviluppo del Paese. Quante istituzioni richiederebbero profonde riforme strutturali, affinché si snelliscano le pratiche burocratiche, quante leggi stanno aspettando di essere applicate, quante infrastrutture come ponti e strade stanno attendendo un intervento adeguato, non il solito “parche”(cerotto) che tutti i Costarricensi conoscono bene.

In questi cento giorni il Governo di Solis ha presentato e proposto all’Assemblea Legislativa una agenda di progetti  su temi di interesse sociale, economico e produttivo ritenuti di grande importanza.  Un totale di settanta progetti di legge che contemplano aree come creare lavoro per i giovani, programmi per l’educazione, agricoltura, lo sviluppo di energia pulita, credito per le piccole e medie imprese ecc….

Da sottolineare tra questi:

–    “Legge per migliorare la lotta contro la frode fiscale” (chiaro il messaggio), per la lotta alla corruzione. Il progetto prevede la perdita delle credenziali del deputato per violazione del principio di probità (onestà, integrità morale),

–       in  materia ambientale, la gestione integrata de la rete idrica (amministrata dallo stato),

–      sui diritti umani, progetto per combattere la discriminazione per orientamento sessuale,

–      disegno di legge del diritto di accesso alla giustizia da parte dei popoli indigeni della Costa Rica.

–     adeguamento della rete stradale, si cerchera’ l’approvazione  per un finanziamento del BID (Banco Interamericano Desarrollo) da invertire in infrastrutture e trasporto, nonche’ finalmente l’approvazione del progetto di una nuova strada tra San Jose’ e San Ramon nonché la promozione del treno elettrico interurbano, per alleggerire il cronico traffico di auto che inonda  San Jose’.

Vedremo nei prossimi mesi se nell’Assemblea Legislativa ci sarà la volontà di discutere alcuni di questi progetti, per il momento, tra accuse da una parte (governo) e dall’altra (opposizione) sembra che non ce ne sia molta, per cui le priorità di alcuni progetti rispetto ad altri sono in lista di attesa o nel cassetto. Personalmente credo che si dovrebbe dare priorità ad un progetto di legge per rendere più efficiente sia finanziariamente (migliorare le entrate e abolire sprechi ), sia professionalmente (come prestazione mediche) e sia tecnicamente (miglioramento delle lunghe liste di attesa) il cronico problema della Caja Costarricense Seguro Social (la nostra INPS). Ma in definitiva, a parte le buone intenzioni, cosa e’ stato fatto in questi 100 giorni dal Governo del Presidente Solis? Qualcosa si e’ fatto:

Solis 1

E’ stata approvata l’applicazione di una legge del 1998 (mai applicata in 16anni), sul tetto massimo a cui  una pensione statale può arrivare. Le pensioni d’oro per intenderci. Dal mese di settembre 2014 si erogheranno un massimo di Colones 2.367.000 (pari a Euro 3300) mensili.

Poi la moratoria fino al 2021 per la  esplorazione e lo sfruttamento del petrolio nel territorio nazionale e marino. Si rinnova l’impegno del governo a non sviluppare attività che comportano gravi rischi ambientali per la Costa Rica.

Ancora: la nuova segnaletica che sarà utilizzata sulle strade principali per sensibilizzare e prevenire ulteriori abusi di animali sulle nostre strade,

Infine è stato avviato il progetto per l’esplorazione e l’utilizzo sostenibile dell’energia geotermica in Guanacaste, con  l’aiuto della Cooperazione Internazionale del Giappone e un contratto con la Banca Europea per gli investimenti. Un progetto di grande portata che sarà strategica per la provincia e la Costa Rica intera.

E da ultimo un decreto che dichiara il mais criollo patrimonio culturale del Paese valorizzando una tradizione che viene da lontano e che si vuole salvaguardare.

Uno dei limiti di questo governo a guida  PAC (Partido Accion Ciudadana), secondo alcuni analisti politici, e’ sicuramente la poca dimestichezza con gli aspetti tecnici dei progetti, la poca esperienza dei suoi Ministri o Viceministri nel gestire il Paese “Stato” e forse un poco di improvvisazione sulle tematiche (soprattutto economiche) a cui dare più incisività e dove il Presidente mostri tutto il suo carisma.

Insomma la luna di miele tra il Presidente, l’opinione pubblica e la gente, sembra terminata, ora si vogliono vedere fatti e non parole. Forse 4 anni non saranno sufficienti per discutere e approvare i vari progetti, quale rotta si vorrà seguire per modernizzare il Paese e avere una redistribuzione più giusta della ricchezza per raddrizzare lo squilibrio esistente tra chi più ha e chi meno ha.

Vedremo quanta volontà politica ci sarà senza anteporre interessi privati o calcoli politici, sappiamo bene che la classe politica e’ “mas o meno” uguale a qualsiasi latitudine. Spero solamente che le parole d’ordine della campagna elettorale del Presidente Solis  cioè Onestà, Trasparenza e Giustizia Sociale non si fermino a puri ”slogan”, ma facciano parte di questo cambiamento che il Paese richiede e che il Paese gli ha richiesto appoggiandolo in massa.

Osserveremo i prossimi mesi come si evolverà il quadro politico e vi terremo informati. Come sempre attraverso il Blog “Italiani in Costa Rica”.

Condividi

I Commenti sono disabilitati.