Riceviamo da Beatrice Benini, nostra giovanissima ospite innamorata della Costa Rica, un estratto della sua tesi di laurea sul Parco di Cahuita. Lo pubblichiamo volentieri per dare un ulteriore contributo di conoscenza sull’area caraibica della Costa Rica ed ai suoi processi di sviluppo.
—–
Il turismo sostenibile può essere definito come quella forma di turismo che soddisfa sia bisogni dei viaggiatori che delle comunità ospitanti; questa tipologia di turismo include le comunità locali all’interno del processo decisionale in quanto “fattori favorevoli” grazie alle conoscenze che essi hanno delle risorse naturali presenti sul loro territorio. L’obiettivo del turismo sostenibile è in sintesi quello di permettere uno sviluppo economico che sia compatibile con l’equità sociale e gli ecosistemi, che operi quindi in regime di equilibrio ambientale.
Negli ultimi decenni, come vedremo nel caso del Parco Nazionale Cahuita, si è assistito anche in Costa Rica al diffondersi di un’idea di crescita turistica basata sulla sostenibilità.
Le origini del Parco Nazionale Cahuita risalgono al 1978, quando il territorio, precedentemente dichiarato Monumento Nazionale, viene trasformato in Parco Nazionale con lo scopo di tutelare l’ambiente naturale e la barriera corallina nelle acque di fronte a Punta Cahuita.
Come cambiò la vita delle popolazioni locali dopo l’istituzione del Parco? Quella scelta portò con sé numerosi cambiamenti. Fu infatti assolutamente proibita la pesca subacquea e la caccia e, in particolare, quella riferita alle tartarughe e alla raccolta delle loro uova, l’estrazione di corallo e tutte le attività commerciali, agricole e industriali, in grado di danneggiare le risorse dell’area. Per i cahuiteños queste restrizioni significarono un profondo cambiamento del proprio stile di vita; la comunità di agricoltori e pescatori iniziò ad accettare l’idea che la conservazione del Parco Nazionale Cahuita avrebbe potuto generare un flusso turistico utile per il sostentamento e lo sviluppo della comunità.
Durante questo processo i rapporti tra comunità e Governo furono piuttosto complicati. I primi momenti di tensione ci furono nel 1994, quando lo Stato aumentò la tariffa di ingresso ai Parchi Nazionali di tutto il Paese passando, per gli stranieri, da 200 CCR (1.25 $) a 2400 CCR (15 $); i locali temettero che un aumento così elevato delle tariffe avrebbe potuto portare al fallimento dell’industria turistica locale. La comunità, in profondo disaccordo con i provvedimenti imposti dal Governo, si organizzò e si preparò alla presa pacifica del Parco Nazionale Cahuita formando un Comitato di Lotta (Comité de Lucha) con lo scopo di rappresentare la comunità di fronte alle Istituzioni governative.
Uno degli attori principali dell’occupazione descrisse la presa del Parco in questo modo:
“Quando sorse il problema, la gente occupò il parco. Lo prendemmo in forma pacifica. Quello che facemmo fu sederci vicino all’entrata del parco e giocare a domino. Quando arrivava un turista, gli dicevamo: “Signore, non paghi. La comunità di Cahuita la invita ad entrare al parco gratuitamente”. Sapevamo che ne avevamo il diritto in quanto la legge ci appoggiava dato che molti di noi non erano ancora stati pagati per le proprie terre.”
Negli anni successivi iniziò un lungo processo di negoziazione tra il Comitato di Lotta e il Ministero dell’Ambiente e dell’Energia (MINAE) che portò, nel 1997, alla creazione dell’Accordo di Cooperazione; da questo prese poi vita il Comitato di Gestione, col quale la comunità locale iniziò ad essere inclusa nella gestione dell’area in quanto considerata “fattore favorevole”, grazie alle conoscenze specifiche che essa possedeva in merito al proprio territorio.
La gestione congiunta tra Governo e comunità locale del Parco Nazionale Cahuita ha permesso uno sviluppo economico, sociale e culturale di notevole importanza per la comunità e per il territorio stesso. La partecipazione dei locali è stata infatti riconosciuta come attore fondamentale per un’efficace gestione dell’area protetta. A sostegno di questa tesi, nel 2016, il MINAE, e questo forse è il risultato più importante, ha riconosciuto la gestione congiunta come forma di governo da privilegiare in qualsiasi area protetta del Paese.
Leggete il bellissimo blog di Beatrice qui: https://www.viaggiareverde.it
Beatrice Benini
—————
Abstract della teesi di laurea di Beatrice Benini dal titolo: L’importanza delle comunità locali nello sviluppo del turismo sostenibile: il caso del Parco Nazionale Cahuita in Costa Rica | Università degli Studi di Milano-Bicocca, facoltà di Sociologia, corso di laurea in Scienze del Turismo e Comunità locale. Anno accademico 2015/2016 – Relatore: prof. Lorenzo Bagnoli