Riporto il testo dell’intervista che ho rilasciato qualche tempo fa al blog ” voglioviverecosì ”
Alfredo Ingegno, dopo tanti anni di lavoro come architetto in Sardegna, alle dipendenze del Ministero per i Beni Culturali nel settore del restauro dei monumenti, ha aperto a Firenze il B&B “La casa dei tintori”, una struttura ecosostenibile che gestisce con sua moglie. Durante un viaggio che può definirsi “galeotto” in Costa Rica, la loro vita ha intrapreso un percorso diverso, grazie alla terra “generosa e calda” che li ha accolti. Infatti Alfredo ha acquistato un bel pezzo di bosco vicino al mare, sulla costa caraibica e deciso di rimettersi in gioco a 60 anni a Puerto Viejo de Talamanca.
Ma partiamo dal principio… Alfredo, com’è nata l’idea di aprire un B&B a Firenze?
Dopo trenta anni di lavoro come architetto presso l’ Amministrazione dei Beni Culturali, quasi tutti svolti in Sardegna, volevamo realizzare un progetto per noi e per i nostri quattro figli. Cambiare il nostro stile di vita e stare a contatto con la gente di tutto il mondo, realizzando un B&B in una città d’arte come Firenze, ci sembrava perfetto e ci siamo avventurati. Ci siamo trasferiti a Firenze ed abbiamo acquistato una grande casa medievale nel centro della città, nei pressi della bellissima Piazza Santa Croce. Dopo un lungo e appassionante lavoro, l’ abbiamo recuperata per questo nuovo uso ed infine abbiamo aperto il Bed and Breakfast “La Casa dei Tintori “. I nostri figli intanto frequentavano le scuole e l’ Università di Firenze e Lavinia, la più piccola, ci dava una mano nella gestione dell’attività.
Durante la nostra chiacchierata, mi hai parlato del tuo B&B come di una struttura ecosostenibile. Ci spieghi meglio il concetto?
Da sempre mi sono occupato di conservazione e restauro di edifici storici e monumenti, ponendo attenzione ai materiali tradizionali e all’ecologia dell’ambiente; la nostra nuova casa fiorentina non poteva dunque che essere un laboratorio in cui applicare questi principi. Ho ristrutturato questa casa con materiali eco-compatibili come il legno, la calce, il mattone o la pietra; ho fatto costruire gli arredi di legno da artigiani locali, secondo vecchi modelli toscani; ho adottato, finché possibile, criteri di risparmio energetico. Gli stessi principi sono da sempre alla base di tutte le nostre politiche di gestione del B&B e di relazione con i nostri ospiti, perché crediamo davvero che questa sia la strada giusta da percorrere per tutti, compreso il settore del turismo e continueremo ad andare avanti con decisione.
Da quanti anni gestite la “Casa dei Tintori”?
Il nostro B&B è stato inaugurato sei anni fa ed è stato subito un successo. Abbiamo realizzato cinque eleganti camere per gli ospiti, ciascuna personalizzata coi colori tipici della tradizione fiorentina dell’ Arte dei Tintori. Sono tutte bene arredate e con bagno privato, molto confortevoli e silenziose. L’ingresso è una grande sala aperta al dialogo con i nostri ospiti, dove è possibile apprezzare la parte più antica dell’intera struttura e le diverse stratificazioni che si sono succedute negli ottocento anni della sua storia. Al centro del B&B abbiamo realizzato la “saletta degli archi “, uno spazio dedicato alle colazioni che serviamo tutte le mattine, con grande attenzione alla qualità di quello che mettiamo in tavola, cercando sempre di adattarci alle esigenze di tutti. Una parte della casa, con una bella terrazza adibita ad orto urbano, è ovviamente riservata a noi, anche se spesso alcuni ospiti, diventati amici, la frequentano con piacere.
Dopo un viaggio in Costa Rica, si è acceso l’ amore per questa terra, tanto da indurvi a trasferirvi nuovamente e definitivamente. Ci parli di questa nuova avventura che vi accingete a vivere?
E’ vero, la Costa Rica è il nostro nuovo amore. Un terra generosa e calda che ci ha convinto a cambiare ancora il percorso della nostra vita, allontanandoci questa volta dall’Italia. Ci siamo stati già diverse volte, una di questa anche con i nostri figli e alla fine, spinti anche dal loro entusiasmo, abbiamo deciso di mettere radici lì. Abbiamo comprato un bel pezzo di bosco vicino al mare, sulla costa caraibica, poco distante da un villaggio di origini afro-giamaicane che si chiama Puerto Viejo de Talamanca. Da alcuni mesi stiamo costruendo la nostra casa in legno dipinto, secondo i modelli e i colori della tradizione caraibica, assieme ad alcune casette più piccole che affitteremo a turisti o residenti. Tutto questo in un contesto ambientale bellissimo in cui prevarrà il bosco, il giardino tropicale ed anche una eco-piscina, pensata soprattutto per gli animali con cui conviviamo: scimmie, bradipi, uccelli, rane, scoiattoli … Pensiamo che per realizzare il progetto ci vorrà ancora del tempo, ma la direzione è tracciata e non abbiamo fretta.
Nel frattempo hai creato il blog www.italiacostarica.com. Quali sono gli argomenti trattati nel blog?
Il blog l’ho realizzato un po’ per gioco, in modo molto “ artigianale”, con l’idea di organizzare uno spazio in cui raccogliere le nostre riflessioni e conoscenze e metterle così a disposizione degli italiani interessati alla Costa Rica. Mi ero infatti accorto che su Internet non esisteva uno sito web del genere e che le notizie sulla Costa Rica erano spesso vaghe, inesatte e sparse un po’ dovunque. L’intento era ed è ancora oggi, quello di condividere esperienze, di invitare le gente ad esplorare e di fornire tante informazioni utili al trasferimento. Il blog, nel tempo, è molto cresciuto ed è diventato oggi, molto ricco di contenuti, un vero punto di riferimento a livello nazionale. Ovviamente adesso ho bravi collaboratori sia in Italia che in Costa Rica. Le pagine del blog descrivono la società, la storia, la geografia, la cultura e l’economia del Paese, mentre gli articoli spaziano da problemi di attualità e di costume a temi più disparati: gastronomia, spettacoli, volontariato, novità editoriali, eventi …
Sono molti gli italiani che ti contattano tramite il blog?
Molti di più di quanto immaginassi all’inizio e crescono di continuo. Il blog www.italiacostarica.com attualmente è sempre in prima pagina nei motori di ricerca e raccoglie circa 400-500 visitatori al giorno. Ricevo molti commenti agli articoli, ma anche molti messaggi privati, soprattutto dopo aver strutturato anche una pagina Facebook, dedicata agli italiani in Costa Rica, che ha ulteriormente aumentato gli accessi alle pagine. La cosa interessante è che molte persone, quelle più motivate, vengono a trovarci nel B&B per approfondire qualche argomento, quando non può essere fatto via email o al telefono. Con alcuni di loro siamo anche diventati amici con cui condividere questa bella esperienza e questo è davvero l’aspetto più bello della storia.
Che tipo di richieste rivolgono?
La maggior parte, direi il 90%, sono italiani che vogliono andare via dall’ Italia: professionisti, pensionati, disoccupati, studenti, piccoli imprenditori. Scrivono da ogni parte del Paese e sono persone di ogni età, in maggioranza uomini. Molti sono in cerca di una possibilità di lavoro, altri di una vita più semplice e gratificante, altri inseguono l’avventura e il sogno del “ sole e mare “ permanenti, altre, ma solo una minoranza, sono semplicemente desiderosi di fare investimenti all’estero.
Che consiglio daresti a chi vorrebbe trasferirsi in Costa Rica?
Anzitutto di non chiedere ed accettare consigli da nessuno, me compreso. Ritengo i consigli pericolosi o almeno inutili. Preferisco dare informazioni. A mio avviso, ciascuno deve inseguire il proprio sogno e raggiungerlo con i piedi ben radicati in terra, facendo sempre un passo dopo l’altro e guardando lontano. Vedo spesso invece che, spinti dalla voglia di fuggire, alcuni dimenticano cose molto semplici, ma importanti. Ad esempio, capire che si va in un Paese molto diverso dal nostro e che lo “shock culturale” può essere all’inizio molto pesante. Alcune cose sono ovvie: imparare un po’ di spagnolo prima di muoversi, fare almeno un lungo viaggio esplorativo prima di decidere l’eventuale trasferimento e muoversi nel Paese cercando di capire le sue numerose facce. E poi, non mi sembra prudente, come molti tendono a fare, comprare terra e casa prima di avere trascorso abbastanza tempo nel Paese per capire se davvero è il posto adatto. La regola principale è quella di “entrare“ nel nuovo contesto in punta di piedi, con il dovuto rispetto per una cultura diversa, senza pregiudizi e dotati di molta buona volontà. Ricordo sempre a tutti, che oltre il 50% di chi ci prova torna indietro nei primi sei mesi. Ricordando queste poche regole di base, direi che la Costa Rica, al di là dei facili stereotipi di “ Paese più felice del mondo “, può essere davvero un luogo magico nel quale la vita può scorrere serena. Ma occorre ricordarsi che questa è solo una possibilità, che non basta approdare lì e che comunque, non esistono ricette miracolose.
Quali sono le prime cose da fare e quelle da evitare in Costa Rica?
La prima cosa da fare è quella di imparare a godersi la vita, capendo il senso dell’espressione costaricense “Pura Vida ! “, che si sente dovunque e che esprime molto bene lo stile di vita in questo Paese. La prima cosa da non fare è credere che il nostro modo di fare le cose sia migliore e, soprattutto, illudersi di poter convincere di questo un costaricense!
Cosa ti ha colpito della Costa Rica tanto da indurti a trasferirti?
Da un certo punto di vista, la mancanza di un esercito, la cultura della pace, l’attenzione verso l’ambiente e la tutela della biodiversità. Ma anche la disponibilità della gente verso lo straniero e la possibilità di inserirsi nella società senza problemi, se ci si sa rapportare correttamente con gli altri, sforzandosi di capirli e farsi capire. E naturalmente il clima e la natura, che sono di una generosità estrema e questo, obiettivamente, aiuta.
Pensi che sia una terra in cui è possibile ricominciare a vivere?
Sì, lo è. Lo è stato da sempre per molte centinaia di migliaia di persone, fin da quando Cristoforo Colombo ne ha calpestato il suolo, andando via in fretta perché non vi erano ricchezze. Alla fine del percorso espositivo del Museo Nazionale di San José, c’è una stupenda raffigurazione fotografica, a scala umana, delle diverse genti che dai tempi preistorici sono state ospitate da questo Paese. Molte razze e culture diverse che si sono incontrate ed hanno fatto la Costa Rica che vediamo oggi. Sempre più, anche questo Paese, un’eccezione tra quelli “in via di sviluppo “ del Centro America, sta imboccando una strada che, tra alti e bassi, potrebbe essere di esempio nel pianeta. Io credo che se prevarranno le forze positive che lo animano, esso potrà divenire sempre più un punto di riferimento per comprendere come conciliare la pacifica convivenza tra i popoli, la conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile.
Quali sono i pro e i contro del vivere in Costa Rica?
Ciascuno deve valutarlo a livello personale, ma prima occorre fare un po’ di esperienza di vita nel Paese per cercare di capirlo in profondità. Per alcuni, una vita a contatto con la natura e con poco stress, è di importanza decisiva per vivere bene; per altri, questo “contatto ravvicinato” può essere insostenibile, specie quando si tratta di rettili ed insetti o quando occorre fare i conti con le piogge torrenziali. Alcuni detestano certe abitudini troppo rilassate della gente o l’inefficienza del sistema economico e sociale; altri dicono che non si mangia bene o che le strade non funzionano. Potremmo continuare all’infinito, ma a che serve?
E del vivere in Italia?
Vale per me lo stesso ragionamento. Quello che leggo nei messaggi che ricevo, soprattutto degli aspiranti fuggitivi, è un senso di insofferenza e di disagio per il presente e di paura per il futuro del nostro Paese. Molti dicono di non farcela più a sopportarlo per ragioni economiche o ideologiche, altri perché hanno problemi gravi di lavoro, altri sono preoccupati per il futuro dei propri figli. Tuttavia, spesso ho l’impressione che molti facciano sogni ad occhi aperti solo per alleviare questo senso di insoddisfazione, ma che in realtà non faranno mai la valigia per partire. Se ne avessero le forze, forse le avrebbero anche per cambiare la propria vita, proprio qui ed ora.
Hai 4 figli, non ti mancheranno?
Non credo. Perchè per molti anni ancora viaggeremo tra l’ Italia e la Costa Rica. Sappiamo anche che verranno a trovarci e che le distanze fisiche tra le persone non sono mai un problema reale quando ci sono legami forti e indistruttibili come i nostri. E poi, chi può dire che qualcuno di loro non pensi un giorno di raggiungerci?
Non hai timore a rimetterti in gioco a 60 anni in una nuova terra?
No, affatto. Credo che occorra mettersi in gioco ogni attimo nella propria vita e questa nuova avventura mi fa sentire molto giovane. Amo la Costa Rica e sono felice di averla trovata sulla mia strada.
5 commenti
ciao,sono stanca dell’italia, sono una farmacista di 45 anni ed una cittadina vessata ,quotidianamente ormai ,da questo stato . mi piacerebbe vender tutto ed andar via…la mia famiglia (madre,fratello,cognata tre nipoti 7,5,3 anni )sarebbe disposta a seguirmi…ma ciò che più mi preme è il futuro dei miei nipoti…pensi che potrei trascinarli in questa avventura?
Ciao Gianni, la risposta è difficile perchè non è mai chiaro cosa sia uno stile di vita medio . Tuttavia se vivi da costaricense, non compri automobil, non vuoi fare molti viaggi, non entri nei ristoranti italiani, ti accontenti di una piccola casa in affitto non in zona molto turistica, ce la fai decisamente bene . Uno stipendio medio è di circa 400 dollari ma con quei soldi non ci vivono come noi non ci viviamo con 800 euro. Leggi cmq per i dettagli sui prezzi gli articoli sul costo della vita che ho pubblicato nel blog.
Cari saluti
Alfredo
Ciao ho 26 anni e a novembre ho deciso che verro in costa rica ….il mio budjet e’ limitato diciamo attorno ai 1000 euro quanto potrei rimanere mantenendo uno stile di vita medio??.? Visitando eccc…??ex please
Ciao Franco, da sempre so che le certezze non esistono ( è una invenzione della mente ) ed occorre prenderne atto al piu presto per vivere bene il presente e così gettare le basi per un buon futuro . Quest’ anno sarò a Firenze fino al 3 Ottobre, se ce la fai a venire nel nostro B&B prima di allora sarà un piacere fare una chiacchierata con te . Altrimenti … in Costa Rica fino a Marzo …
cari saluti
Alfredo
caro Alfredo complimenti per la serenita’ con cui hai portato avanti la tua scelta, come tanti ci penso spesso ma il passo reale e’ un altro conto, sono un pittore ma per vivere faccio un lavoro normale e stressante, ho gia’ vissuto all’estero in passato e so bene quali difficolta’ di adattamento si devono superare soprattutto con culture diverse dalla nostra. Oggi tutto cambia rapidamente e le certezze sono un lontano ricordo, forse dovremo fare tesoro di esperienze come la tua e meditare ………..se un giorno volessi venirti a trovare per scambiare due parole conto sulla tua disponibilita’. Un saluto, Franco Nonnis