Isla de Coco, l’isola del tesoro

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La Isla de Coco, con i suoi circa 24 km quadrati ed oltre 46 kilometri di costa, è localizzata a 432 km di distanza a sud est del Costa Rica nell’Oceano Pacifico.

Durante i secoli XVII e XVIII l’isola fu rifugio di pirati e corsari che infestavano le acque al largo della costa pacifica dell’America Spagnola. Secondo diverse leggende, una banda di pirati seppellì sull’isola un ricco tesoro, il Tesoro di Lima, consistente in tonnellate di lingotti d’oro e denaro, lamine d’oro che ricoprivano le cupole delle chiese; e molti altri ne sarebbero stati occultati come quello di William Davies nel 1684 o quello di Benito “Espada Sangrienta” nel 1819. Nonostante siano state fatte più di 5.000 spedizioni nulla tuttavia è mai stato ritrovato.

L’area, da tempo protetta a livello nazionale è internazionale, comprende oggi l’intero territorio dell’ isola ma anche 97235 ettari di area marina ponendosi, nel suo insieme, come dei tesori più preziosi dell’umanità. L’isola fu conosciuta per la prima volta dal grande pubblico grazie agli studi e ai reportage dell’ oceanografo di fama mondiale Yves Cousteau e alle splendide immagini diffuse dalla sua nave Calipso a partire dagli anni Ottanta. In quelle occasione Cousteau denominò l’isola come la più bella del mondo e qualche anno dopo Michael Crichton vi ambientò il famoso Jurassic Park.

Il Governo della Costa Rica creò il 22 giugno 1978 il Parque Nacional Isla del Coco (Parco Nazionale Isola del Cocco), il quale fu poi dichiarato centro dell’ Area di Conservazione Marina dell’Isola del Cocco.

L’ isola fu poi dichiarata Patrimonio Mondiale dell’ Umanità dall’UNESCO nel 1997 e, più recentemente, ha superato la seconda fase di selezione del concorso, noto a livello mondiale, per la selezione delle nuove sette meraviglie del mondo.

Infine,  l’11 ottobre 2002, il Governo della Costa Rica dichiarò l’Isola come Patrimonio Storico Architettonico della Costa Rica per l’alto valore storico e culturale dovuto, a partire dal XVIII secolo, alla visita e la permanenza di un gruppo di coloni provenienti da luoghi e con propositi diversi.

L’isola è caratterizzata da un clima tropicale umido e un elevata presenza di piogge che generano una straordinaria quantità di acqua pura che dai fiumi si getta in mare con cascate di straordinaria bellezza spesso con salti notevoli. Queste caratteristiche, assieme ad altre, fanno di questa isola un territorio di straordinaria bellezza paesaggistica ed un laboratorio naturale ideale per lo studio della evoluzione di molte specie animali e vegetali. Qui infatti si sono identificate 235 specie di piante ( 70 endemiche in via di estinzione) 362 insetti, ( 64 dei quali endemici ) oltre a numerose specie di rettili, ragni, uccelli, crostacei,  e, nelle sue acque, numerosi tipi di molluschi, 200 tipi di pesci e 18 di coralli.

Il perimetro costiero ha caratteristiche molto sinuose, con la preminenza di alte scogliere che  rendono l’isola una fortezza inespugnabile emergente dal mare a quasi 700 metri sul sulla linea di costa. Gli unici punti di accesso sono le due baie Chatam e Wafer. Il Monte Iglesias, che sovrasta l’isola da un’altezza doi 660 metri s.l.m., è il picco più alto di questo territorio

Come raggiungerla.

Nell’isola non è presente alcuna struttura ad eccezione di una piccola costruzione adibita ad abitazione dei guardaparco. E’ piuttosto difficile scendere a terra per visitare l’isola sia perchè sono necessari i permessi sia perchè, perché nella stagione delle piogge, l’isola è quasi impraticabile.  Si può accedere sall’isola solo via mare. Il viaggio dura 32 ore circa e inizia al porto di Puntarenas (raramente da Golfito). Navi da crociera, pescherecci, barche a vela e yacht privati​​, solitamente coprono il percorso.

Gli incrociatori turistici sono il cacciatore sottomarino, che opera tutto l’anno, il Cacciatore di Mare, solo da giugno a novembre, e l’ Agresor Okeanos, quella più nota e più grande. Gli incrociatori coprono una distanza di 500 chilometri circa da Puntarenas alle baie di wafer e Chatham, dove mettono l’ancora. La maggior parte dei  passeggeri sono subacquei desiderosi di immergersi nelle acque dell’isola.

Le imprese turistiche offrono 10 giorni / 9 notti e 11 giorni / 10 notti che includono i programmi di trasporto terrestre da San José a Puntarenas, alloggio in cabine della nave, tutti i pasti e biglietti d’ingresso per il Parco, tra gli altri servizi. Le partenze sono previste il martedì e il sabato. Occorre sempre prenotare con largo anticipo.

 

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