Ci è capitato più volte di ascoltare con curiosità, chiacchierando con alcuni costaricensi con cui siamo in confidenza, come siamo visti in quanto “comunità” Italiana di Puerto Viejo de Talamanca.
E’ un test interessante che probabilmente può essere esteso all’intera Costa Rica, quantomeno perché gli Italiani che vivono qui sono certamente la colonia straniera più numerosa del Caribe e di certo quella con maggiore visibilità e direi anche ‘udibilità’ rispetto alle numerose altre comunità. La prima cosa che i Ticos notano in noi italiani è proprio la rumorosità e scompostezza nel dialogare.
Ci definiscono, ma in modo affettuoso, “gritones”: ovvero gente che parla gridando. A nulla vale far notare come per noi sia abbastanza comune parlare a voce alta anche in pubblico e per di più gesticolando. Per molti costaricensi quel modo di comunicare è incomprensibile al punto che spesso pensano addirittura si stia litigando.
Un’altra osservazione, questa di certo più sgradevole ma direi più che verosimile, è l’attitudine a parlar male l’uno dell’altro, anche subito dopo un apparente affettuoso scambio di convenevoli. Oggi un fine osservatore locale, che a forza di avere a che fare con Italiani mastica persino qualche parola della nostra nobile lingua, ci faceva osservare sornione e stupito proprio questo fatto e ci chiedeva il perchè. Non ho saputo rispondergli ma come dargli torto?
Qualche anno fa l’artigiano che ha costruito le nostre case, persona onesta, semplice e di grande dignità con cui siamo rimasti in ottimi rapporti e da cui ho appreso molto, ad un certo punto di una conversazione mi dice: usted no parece Italiano. Un poco stupito gli chiesi cosa intendesse dire e in tutta franchezza mi rispose che tutti gli italiani con cui aveva avuto la (s)ventura di lavorare per costruire case si erano presentati in modo arrogante. Tutti “costruttori e cuochi” disse il nostro amico, incapaci di dialogare con chi, come lui, ha esperienza del costruire locale ed è sempre disponibile anche ad apprendere. Ottima osservazione che corrispondeva in gran parte al vero. Quanto meno perché, diciamola tutta, gli Italiani che costruiscono qui hanno in mente solo i peggiori modelli della casa di periferia Italiana che qui è davvero un controsenso. E poi per quanto riguarda la cucina certo, lo sappiamo, quella Italiana si che è perfetta e noi Italiani si che sappiamo cucinare, e voi costaricensi dovreste imparare da noi … e avanti con sciocchezze del genere.
Per il resto che dire? Solo vizi e nessuna virtù ? Questo non si può dire affatto.
Gli Italiani hanno cominciato a stabilirsi qui oltre venti anni fa e quelle stesse persone sono ancora oggi i pilastri dell’ospitalità e della ristorazione a Puerto Viejo per avere introdotto, quando qui c’era solo giungla e mare, un modo di lavorare con una qualità del tutto sconosciuta. Altri sono arrivati dopo, molti altri. Contavo ieri che solo tramite il nostro blog e il nostro sostegno in cinque anni si sono trasferite trenta persone.
Oggi credo che almeno il trenta per cento delle piccole attività del paese sono gestite o di proprietà di Italiani: pizzerie, ristoranti, panifici, gelaterie, bar, street food, B&B, Hotel…. E quasi tutti, assieme agli altri europei presenti, hanno concretamente migliorato il contesto dell’accoglienza turistica ai Caraibi sia per la qualità del servizio offerto che sul piano estetico, trasformando poco a poco una baraccopoli in un villaggio sempre più gradevole.
Certo dubito che qui ci sarà mai una vera comunità italiana. Sappiamo bene che le diversità nel nostro paese invece che unire separano. Figuriamoci qui, in un microcosmo dove spesso si preferisce parlare di competizione anziché di cooperazione e dove l’ultimo arrivato, lungi dal sentirsi un immigrato, sa ovviamente già tutto ma anziché trovare accoglienza e sostegno dai propri connazionali trova al massimo una cordiale indifferenza. E i Ticos stanno a guardare, a volte sorpresi altre volte divertiti ma sempre tirando dritto per la propria strada.
Inutile concludere che ogni riferimento a persone e situazioni è puramente casuale ! In uno dei prossimi articoli per la legge del contrappasso parleremo dei costaricensi visti dagli italiani !
4 commenti
Ciao Daniele, grazie per apprezzare il nostro lavoro. facciamo del nostro meglio per dare informazioni veritiere…
Cari saluti
Grazie a te Maurizio per il tuo apprezzamento del nostro lavoro.
e ti pareva!! non avevo dubbi, ma per fortuna non siamo tutti così, io se arrivassi da quelle parti, mi guarderei bene dal fare l’arrogante, anzi sarei a disposizione di tutti col sorriso, perchè quando vai in un posto nuovo ti devi adattare con la modestia ma con risolutezza, mostrando personalità, non presunzione. il sogno resta quello: vivere al caldo in un posto semplice e sereno. appena tornato dalle isole san blas, il paradiso, sempre più penso che sia ora di andar via dal nostro BEL PAESE….una volta.
grazie Alfredo per queste chicche di informazioni.
a presto.
Costante fonte di curiosità, sempre interessante e soprattutto mai banale. Ciao Alfredo e buon anno ! Daniele (uno dei 30, se mi hai contato :D, anche se solo noi siamo in 5…)