Nella Costa Rica vietato l’acquisto di pinne di squalo

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Vietato finalmente in Costa Rica, che si mostra ancora una volta all’avanguardia nella tutela dell’ambiente e delle specie animali, l’acquisto delle pinne di squalo che sono procurate da sempre con una pratica orribile nota come ” finning “che consiste nel tagliare le pinne dell’animale quando è ancora vivo per poi ributtarlo in mare tra mille sofferenze.

La repubblica di Costa Rica aveva già da tempo vietato questa barbara pratica e questo provvedimento si pone oggi come un punto di svolta, andando a colmare una lacuna normativa che ancora permetteva l’importazione di pinne . «Il “finning” è una pratica che il Costa Rica non accetta. Vogliamo dare un segnale chiaro della nostra opposizione a questo tipo di attività», ha detto la presidenta Laura Chinchilla.

Secondo fonti del WWF sono annualmente  73 i milioni di squali che vengono uccisi e 10 mila sono le tonnellate importate solo da Hong Kong .

La pratica del " finning "

La particolarità di questa zuppa l’ha da tempo resa un piatto tradizionale durante le feste di matrimonio e le cene d’affari, ma la grande richiesta del piatto in questione ha fatto crescere la domanda cinese della materia prima necessaria per realizzarlo.

Il risultato è che il numero di specie minacciate è salito da 15 a 180 negli utlimi quindici anni . La scelta del governo di proibire l’acquisto delle pinne non avrò effetti importanti sulla conservazione della specie ma almeno avrà il valore di un esempio per quei governi virtuosi che vorranno seguirlo e porre fine a questa ennesima barbarie che minaccia, tra tante altre, la bellezza del nostro mondo .

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2 commenti

  1. La repubblica del Costa Rica gode del rispetto nel mondo anche per queste lungimiranti iniziative a favore del rispetto della natura e della sostenibilità ambientale. Complimenti!