San José, 10 settembre 2018.Diverse migliaia di lavoratori del settore pubblico hanno iniziato uno sciopero per richiedere il ritiro del progetto di legge sulla riforma fiscale.
Numerosi manifestanti, per lo più educatori, operatori del settore sanitario e dell’ICE (Instituto Costarricense de Electricidad), hanno attraversato la Avenida Segunda a San José per mostrare il loro rifiuto verso le iniziative di governo.
La controversa riforma fiscale, denominata “Legge per il rafforzamento delle finanze pubbliche”, ha come principale obiettivo la conversione dell’imposta sulle vendite del 13% in una tassa sul valore aggiunto (IVA), con il medesimo tasso, ma che andrebbe ad aumentare la quantità di prodotti e servizi tassati.
L’iniziativa prevede tassi differenziati, del 4% per l’istruzione e per la sanità privata, e del 2% per i beni di prima necessità; tuttavia, la commissione che studia l’iniziativa sta tentando di intervenire con alcune modifiche al fine di esentare l’istruzione privata e di ridurre l’IVA sui beni di prima necessità all’1%.
Il progetto, mira a recuperare circa il 2% del prodotto interno lordo (PIL) che verrà poi investito in nuove risorse, ma comprende anche iniziative per il contenimento delle spese. Sebbene non vi siano ancora dati ufficiali definitivi, si stima che, sia nei centri educativi che nelle strutture sanitarie, ci sia stato un forte assenteismo da parte degli operatori.
I gruppi sindacali respingono la riforma fiscale poiché ritengono che interesserà solamente le classi medie e basse ed in particolare i lavoratori statali, poiché il progetto di legge prevede la riduzione dei bonus salariali.
Il presidente del Paese, Carlos Alvarado, in una conferenza stampa ha dichiarato che, escludendo il personale dell’istruzione e della sanità, solo il 6% dei lavoratori ha aderito allo sciopero; egli ha inoltre ribadito che la disoccupazione è “ingiusta” ed “illegale” e che le porte del governo sono aperte al dialogo, ma ha sottolineato che la riforma fiscale sarà comunque una priorità da affrontare durante il suo mandato:
“Il governo e gli attuali deputati stanno intraprendendo la strada della responsabilità per affrontare un problema che è stato posticipato per decenni” (Cit. Carlos Alvarado).
Il governo ha inoltre affermato che il deficit fiscale del 7,1% del PIL previsto per il 2018 ed il debito che supererà il 50% del PIL sono le due principali minacce per l’economia della Costa Rica. Come sempre accade in queste situazioni, alle persone che manifestano in modo pacifico e quantomeno motivato, si mescolano, purtroppo, piccoli gruppi di facinorosi che sfruttano la situazione per commettere atti di vandalismo e violenza.