Trasferirsi in Costa Rica, come in ogni altro paese del mondo, è un’avventura ricca di nuove esperienze. Mentre godi tutti gli aspetti di una cultura straniera, presto tuttavia ti renderai conto che la vita di tutti i giorni è cambiata in modi inaspettati. L’ambiente, il linguaggio e i ritmi di vita del tutto sconosciuti possono provocare sensazioni di ansia nei nuovi espatriati. Un po di shock culturale è dunque completamente normale e passa con il tempo.
Ma come gestirlo?
Lo shock culturale è generalmente caratterizzato da quattro fasi: luna di miele, rifiuto, aggiustamento e recupero. Durante la stagione della luna di miele, che dura in genere dalle sei o otto settimane, i brividi della cultura di Costa Rica sembrano affascinanti. Ma appena entri nella fase di rifiuto, ed è inevitabile che accada, potresti sentirti irritato o frustrato da quegli stessi aspetti. Andando avanti per altri sei, dodici mesi entrerai lentamente nella fase di regolazione, quando inizierai ad accettare le differenze e sviluppare nuovi modi di pensare. Infine, appena si recupera un certo ritmo, si mantengono alcuni aspetti irrinunciabili della propria cultura, ma anche si comincia a sentirsi a proprio agio nel partecipare alla vita sociale in Costa Rica. La preparazione è fondamentale per ridurre al minimo lo shock culturale, in particolare la fase di rifiuto sgradevole. Leggete quello che potete sulla cultura locale. Libri e blog di emigrati che hanno già compiuti questi passaggi possono essere particolarmente illuminanti. Lo studio di un po di spagnolo necessaria. Usate la conoscenza e sarete meglio preparati a navigare tra le distorsioni e le svolte di questa acclimazione culturale che richiede tempo e dedizione.
Per alcuni il più grande aggiustamento è quello della comprensione delle burocrazie locali e dei tempi di attesa. Problema certo di poco conto per un meridionale come me ma potenzialmente letale per un milanese abituato a ben altra efficienza. Tutto qui sembra richiedere infiniti passaggi, sigilli, firme e varie approvazioni. E tutto cambia di continuo e d è soggetto ad interpretazioni spesso fantasiose….
La tua prima introduzione alla burocrazia in Costa Rica sarà al’ ufficio di immigrazione, quando farai le file per la residenza. Se vai all’immigrazione da solo, potresti essere sorpreso da nuovi requisiti o tasse, non pubblicate sul loro sito web, e dovrai certamente aspettare in fila per ore. E che dire dell’apertura di un conto corrente e del trasferimento di fondi su quel conto? Provare per credere !
Durante il mio primo anno in Costa Rica, sono rimasto sorpreso nello scoprire alcune cose per noi impensabili. Mi ci è voluto un pò per adattarmi a non gettare nel water la carta igienica, o avere acqua calda solo nella doccia o capire che nessun negozio ha un orario di apertura e chiusura preciso. Quando non riuscii a trovare alcuni cibi preferiti, o le importazioni erano troppo costose, ho imparato a farne a meno in favore dei prodotti locali. E lentamente ho imparato, ma non del tutto, a navigare a San Jose in macchina e a trovare i luoghi senza avere un indirizzo ma solo una indicazione geografica. E assieme a questo tanto altro. Non voglio togliervi del tutto il piacere della scoperta…
Anni dopo è facile raccontare questi aggiustamenti, ma all’epoca c’era molta frustrazione. Mentre si passa attraverso le fasi dello shock culturale, è importante dare a se stessi il permesso di sentire cosa accade e di accettarlo. Potete oscillare dalla incomprensione all’irritazione in un solo giorno e questi sentimenti sono normali. Nel frattempo dovrai lavorare per coltivare la pazienza ed il senso dell’ umorismo, capisci che è insensato cercare di cambiare le cose e supponi sempre che dovrai aspettare in fila, dovunque.
Vai, preparati e ricordati: la Costa Rica è PURA VIDA! I benefici della vita nel paradiso sono di gran lunga superiori a queste sfide in fondo banali e persino utili.