Turismo responsabile. Che significa in Costa Rica ?

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Vivere in maniera responsabile nei confronti di noi stessi e della natura che ci ospita presuppone l’idea, che sempre più si fa strada tra i viaggiatori, del turismo responsabile. Un viaggiare attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture locali. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile del proprio territorio e cerca di operare favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori. 

turismo-responsabile-1Esiste quindi un modo di viaggiare la cui prima caratteristica è la consapevolezza: di sé e delle proprie azioni, un viaggiare etico che va incontro ai paesi di destinazione, alla gente, alla natura con rispetto e disponibilità, viaggiare consapevole che sceglie di non avallare distruzione e sfruttamento, ma si fa portatore di principi universali: equità, sostenibilità e tolleranza. Il turismo, oltre ad essere un mezzo che, se ben utilizzato, può servire a valorizzare un determinato territorio, è anche un fenomeno complesso e molto spesso il motore responsabile di gravi impatti culturali, ambientali, sociali ed economici. 

Spesso questo impatto è devastante, soprattutto nei paesi del sud del mondo dove, per molte ragioni legate alla povertà, il turismo è sempre più una sorta di rimedio a breve termine contro tutti i mali. Si abbandonano le attività produttive tradizionali e ci si butta a capofitto in imprese con esiti per niente allettanti: alla fine, la perdita di valori e tradizioni, la sottrazione di risorse e il disagio sociale prodotte dall’invasione turistica, non viene nemmeno compensata da un’equa redistribuzione del reddito generato. 

Sebbene lo sviluppo del turismo, come attività economica generatrice di redditi, sia un diritto delle comunità, sappiamo che nel mondo globalizzato la seducente prospettiva del turismo diviene una realtà soprattutto nei paesi ricchi, capaci di investire grandi somme di danaro in strutture e servizi ad esso collegati. I guadagni vanno ai grandi tour operator e alle multinazionali del settore.

turismo-responsabile-2Difficilmente succede lo stesso con le comunità dei paesi poveri che sovente, abbagliati dagli ingenti guadagni che promette questa attività, investono le poche risorse in strutture e servizi, dovendo poi confrontarsi con gli esigui risultati raggiunti. In alcuni casi, le iniziative comunitarie vengono assorbite e/o promosse dai grandi tour operator a cambio di miseri compensi rispetto all’investimento realizzato. In altri casi, dopo aver abbandonato le loro attività produttive tradizionali in favore del turismo, e senza maggiori aspettative sulle proprie imprese, alcuni membri della comunità vengono assunti dai grandi operatori per svolgere mansioni in genere poco qualificate. 

Nella pratica, questa affermazione si traduce nella tendenza degli operatori turistici sensibili ai temi della responsabilità sociale d’impresa, della sostenibilità ambientale, della equità di genere e alle buone pratiche in generale,  a fare molta attenzione a che il turismo responsabile sia ideato, realizzato e complessivamente gestito in maniera tale da non generare dei fenomeni di iniquità sociale ed economica, soprattutto a danno delle popolazioni delle regioni ospitanti il turismo stesso. Questo significa che tutti gli attori di una esperienza di Turismo Responsabile, e quindi il turista, lorganizzatore e la comunità locale ospitante devono essere consapevoli di essere ognuno, per ciò che lo riguarda, coinvolto in un rapporto che non deve essere focalizzato sulle esigenze solamente dell’uno o dell’altro, o nel quale le esigenze dell’uno prevalgono su quello dell’altro…bensì in una dinamica complessa in cui tutti devono rispettare, preservare gli equilibri funzionali ad una sana, sostenibile e redditizia sopravvivenza degli altri protagonisti dell’esperienza turistica. 

nefLa New Economics Foundation di Londra pone da vari anni la Costa Rica nella lista dei paesi più felici del mondo, secondo parametri quali il benessere della popolazione, la salute, l’istruzione, l’aspettativa di vita, la sostenibilità ecologica e l’atteggiamento delle persone nei confronti di ciò che le circonda. Gli indigeni latino americani indicano con il termine vivir mejor la scelta dell’uomo bianco di avere sempre di più in termini di beni materiali e di potere, per colmare i profondi vuoti esistenziali che lo dilaniano, un concetto contrapposto alla loro concezione del vivir bien che garantisce invece il giusto per tutti, armonia e sincerità nelle relazioni con gli altri e rispetto ed equilibrio con l’ambiente e le sue risorse.Si tratta di un concetto molto in voga oggi, ma che ha radici lontane: la sostenibilità, la capacità di valutare il senso della vita in maniera più equa. Lo sviluppo turistico di questo paese dipende ovviamente da molti fattori: la disponibilità delle comunità indigene e l’impegno del governo ad un turismo sostenibile sono elementi fondamentali. Tuttavia crediamo che il comportamento e l’atteggiamento culturale di chi viaggia e si trasferisce in questo meraviglioso paese siano fattori altrettanto importanti ad una crescita etica, utile e consapevole della comunità.

 

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